Cosa sono le Pmi e le Start Up innovative?
Quali sono i requisiti e le agevolazioni?
Le piccole e medie imprese innovative sono state introdotte dall’art. 4 del Decreto-legge del 24 gennaio 2015[1].
Secondo gli ultimi dati in Italia sono presenti circa 1.700 PMI innovative molte meno rispetto al bacino potenziale di imprese che avrebbero i requisiti per rientrare in tale categoria.
PMI Innovative: definizione e requisiti
Le piccole e medie imprese innovative sono società di capitali. Possono essere costituite anche sotto forma di cooperativa.
L’attività, deve rispettare i limiti di occupati e fatturato propri di un piccola e media impresa (https://www.studiogiuliano.it/studiogiuliano-informa-pmi-al-bivio/) oltre che possedere alcuni requisiti propri delle startup innovative (https://www.studiogiuliano.it/studiogiuliano-informa-startup-innovative/).
Tra i requisiti si annoverano:
- La sede principale in Italia (oppure una filiale se la sede principale è in uno Stato UE);
- Meno di 250 unità di personale;
- Un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro;
- Non essere quotate in un mercato regolamentato;
- Avere un bilancio certificato depositato;
- Non essere iscritti al Registro delle startup innovative.
Inoltre, la PMI innovativa per essere tale deve avere almeno due dei seguenti requisiti:
- Sostenere spese in R&S almeno uguali al 3% del maggior valore tra il costo e il valore totale della produzione;
- Avere un terzo dei dipendenti in possesso della laurea magistrale oppure almeno un quinto tra dottoranti o laureati con attività di ricerca comprovata;
- Essere in titolare di almeno un brevetto o di un software regolarmente registrato.
Non vi sono ulteriori requisiti. La PMI innovativa può quindi appartenere a qualsiasi settore. L’obiettivo del legislatore è infatti quello di promuovere l’innovazione in ogni ambito.
Startup innovativa o PMI innovativa? Differenze
Le differenze tra le startup innovative e le PMI innovative sono:
Costituzione
Mentre per rientrare nella categoria di startup innovativa l’impresa non deve essere costituita da più di 5 anni, non sussistono limiti temporali per le PMI innovative.
Dimensione
La startup innovativa deve avere un valore di produzione annuo inferiore ai 5 milioni di euro. La PMI innovativa può avere un valore di produzione fino a 50 milioni di euro a condizione che il bilancio totale non superi i 43 milioni.
Requisiti
Tra i suddetti requisiti di innovatività, per la startup innovativa è sufficiente rispettare una condizione su tre. La PMI innovativa deve rispettarne almeno due su tre.
PMI Innovative: agevolazioni
Come riportato dal Ministero dello Sviluppo Economico[2] le agevolazioni riservate alle PMI innovative sono valide successivamente all’iscrizione nella sezione speciale e per un massimo di 5 anni, questi ultimi decorrono dalla data di costituzione.
- Incentivi all’investimento
Gli investitori usufruiscono di uno sgravio fiscale dell’30% dell’IRPEF o dell’IRES a seconda se questi sono persone fisiche o giuridiche.
- Accesso al fondo di garanzia
L’accesso al fondo per le PMI innovative e gratuito. Si tratta di una garanzia volta a coprire fino all’80 del credito erogato da una banca fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro.
Inoltre, ulteriori agevolazioni riguardano:
- L’esonero dalle imposte da bollo;
- La possibilità di raccogliere capitale grazie a specifiche campagne di crowdfunding;
- Lo sconto sull’acquisto dei servizi erogati dall’agenzia ICE;
- Alcune deroghe rispetto alle società ordinarie.
- Sostegno al venture capital;
PMI Innovative: Work for equity
Di particolare interesse risulta il: work for equity uno strumento utilizzabile sia dalle PMI che dalle startup innovative.
Il work for equity è la possibilità di remunerare professionisti terzi alla PMI mediante azioni, quote della società stessa.
Lo strumento ha la funzione sopperire alla comune mancanza di liquidità propria delle startup e delle PMI innovative.
Nello specifico il work for equity si realizza:
- cedendo azioni o quote in favore di coloro che hanno svolto una prestazione per la pmi
- aumentando il capitale e assegnando azioni o quote ai prestatori d’opera;
Lo strumento ha la caratteristica di essere esente da imposte e non costituisce reddito imponibile.
Nonostante l’interesse manifestano da ambo le parti – PMI e professionisti, lo strumento al giorno d’oggi appare ancora poco utilizzato.
In conclusione, le PMI innovative rappresentano una tipologia di impresa che per sua natura ha buone possibilità e tutti i requisiti per poter competere in un mercato globalizzato, innovativo e competitivo.
Come già sottolineato per le classiche piccole e medie imprese: una visione orientata verso l’innovazione è l’unico modo per assicurarsi un futuro.
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[1] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/03/25/15A02336/sg
[2] https://www.mise.gov.it/index.php/it/impresa/piccole-e-medie-imprese/pmi-innovative/agevolazioni