Cos’è e come fare un business plan, modelli ed esempi pratici di business plan per una startup, un B&B, un albergo, un agriturismo, un’azienda agricola, o un’azienda agroalimentare.
Introduzione al business plan
Studiogiuliano ha in programmazione una serie di tre articoli dedicati al business plan e pensati per rispondere a tutte le domande che spesso ci vengono rivolte sul tema.
In questo articolo, vedremo cos’è un business plan, in quali situazioni e perché è indicato prepararlo prima di avviare un nuovo progetto imprenditoriale.
I prossimi contenuti sono dedicati all’analisi di modelli specifici di business plan nel caso si ha intenzione di aprire un’azienda agricola o agroalimentare, una piccola o media impresa o una startup e verranno, altresì, riportati esempi pratici ed immagini esplicative.
Cos’è un business plan
Elaborare un business plan è un lavoro necessario per valutare un’idea imprenditoriale sotto molteplici aspetti.
In primo luogo, è un documento che permette di provare la validità di un progetto imprenditoriale, requisito indispensabile per accedere ad agevolazioni e finanziamenti, siano questi richiesti da una startup (https://www.studiogiuliano.it/studiogiuliano-informa-startup-innovative/), o da una qualsiasi tipologia di impresa comprese le aziende agricole.
Un business plan è anche uno strumento utile all’imprenditore, il quale può così avere a disposizione un documento preciso e puntuale riguardo le potenzialità del proprio business, presenti e future.
Come fare un business plan
Da oltre 25 anni studiogiuliano e i partners (https://www.studiogiuliano.it/lavora-con-stg-partnership/) elaborano business plan per imprese quali: startup, PMI, aziende agricole e agroalimentari in Molise e in tutta Italia.
Un business plan deve mettere in evidenza aspetti quali:
- L’idea progettuale;
- Lo stato attuale dell’idea;
- Esporre i servizi o prodotti che l’azienda ha intenzione di fornire;
- Specificare il mercato di riferimento.
Inoltre, un modello di business plan evidenzia altri importanti aspetti come:
- Gli investimenti che l’impresa deve sostenere (macchinari, acquisto o locazione di magazzini e uffici);
- Un piano operativo come cioè l’azienda ha intenzione di dividere i compiti e le mansioni e come intende provvedere ad aspetti logistici: fornitori, clienti.
- I canali di vendita. Evidenziando cioè come l’azienda ha programmato di vendere i propri prodotti o servizi, con annesse strategie di marketing.
Quando fare un business plan
Un business plan viene preparato, nella maggior parte dei casi, per avere un documento da presentare a banche ed enti preposti all’erogazione di credito sia sottoforma di fondo perduto che di finanziamento.
Per fare un business plan sono necessarie competenze che consentano di prevedere come la società si evolve nel breve, medio e lungo periodo.
Ciò si realizza con una dettagliate e attendibile esposizione di possibili scenari previsionali fino a 5-7 anni che coinvolgono gli aspetti patrimoniali, quelli economici e i flussi finanziari attesi.
I suddetti aspetti sono valutati con attenzione da banche ed organismi che erogano incentivi e agevolazioni prima di deliberare.
In altre parole, il business plan permette di mostrare perché un’idea merita di essere finanziata e supportata ed è per questo che bisogna tenere conto di tutti gli aspetti che determinano lo sviluppo dell’attività nel tempo.
Chi ha inventato il business plan?
L’inventore, per così dire, del business plan in senso moderno è attribuita ad Henry Mintzberg autore di un celebre libro: The rise and fall of strategic planning, pubblicato nel 1994.
Tuttavia, la pianificazione dei processi aziendali era una pratica già utilizzata durante il XIX secolo in Francia.
Non a caso, l’importanza di un business plan o meglio di: pianificare un’attività imprenditoriale prima di intraprenderla, era un concetto sul quale si soffermò già Frederick Taylor, celebre imprenditore e ingegnere vissuto tra la fine dell’800 e i primi del ‘900.
Fu dunque Taylor uno dei primi a capire l’importanza di pianificare il business così da limitare il più possibili eventuali errori ed imprevisti.