Come le Piccole e Medie Imprese in Italia stanno attraversando l’attuale periodo di instabilità economica?
Le PMI italiane da sempre vero motore dell’economia del Paese stavano ancora cercando di riprendersi dalla doppia recessione del 2008-09 e del 2011-12.
PMI: definizione
La definizione di PMI segue la raccomandazione emanata dalla Commissione Europea[1] del 6 maggio 2003 finalizzata a uniformare il significato di piccole e medie imprese all’interno degli Stati Membri.
Poter disporre di una definizione unica di PMI è utile per definire l’eleggibilità di un’impresa in caso di agevolazioni e contributi promossi dalla Comunità Europea stessa o a livello nazionale/regionale.
Nello specifico una PMI è definita:
- Micro impresa
Quando ha meno di 10 dipendenti e un fatturato (o il totale dell’attivo patrimoniale) inferiore ai 2 milioni di euro.
- Piccola impresa
Quando ha meno di 50 dipendenti e un fatturato (o il totale dell’attivo patrimoniale) inferiore ai 10 milioni di euro.
- Media impresa
Quando ha meno di 250 dipendenti e un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro oppure un totale dell’attivo patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro.
Come è evidente parlare genericamente di PMI non permette di comprendere e non aiuta inquadrare tutti i problemi che sono molto diversi tra una micro impresa con 2 dipendenti e una media impresa con 200 dipendenti.
Quante sono le PMI in Italia?
Seguendo la definizione di piccola e media impresa e secondo gli ultimi dati disponibili[2], le PMI in Italia sono oltre 5 milioni e permettono di lavorare a più di 15 milioni di persone oltre che generare un fatturato di 2.000 miliardi di euro l’anno.
Le piccole e medie imprese in Italia operano principalmente in settori quali:
- Servizi;
- Edilizia;
- Agricoltura;
- Trasporti;
L’elevato numero di PMI in Italia è dato da aspetti storici e culturali propri del Paese.
Tali imprese, inoltre, hanno un ruolo rilevante nella produzione nazionale contribuendo per il 57%, un dato che aumenta se si considerano solo le regioni meridionali.
Le PMI hanno un ruolo determinante per l’economia del Paese poiché si caratterizzano per innovazione e dinamicità riuscendo ad essere competitive anche a livello globale grazie ad un rapido processo di internazionalizzazione in atto da oltre dieci anni.
Dati Istat imprese italiane
Nel periodo compreso tra giugno e ottobre 2020 quasi il 70% delle piccole e medie imprese italiane ha subito un calo nel fatturato così come confermato nell’ultimo report Istat sulle imprese italiane[3].
I settori invece che più risultano colpiti dalla crisi economica sono:
- Servizi di alloggio e ristorazione;
- Agenzie di viaggio;
- Società sportive;
- Attività creative, di intrattenimento e artistiche.
Non tutte le imprese hanno subito un calo nel fatturato, tutt’altro.
Accanto ai dati allarmanti e preoccupanti vi sono numerose piccole e medie imprese che misurano incredibili aumenti dei ricavi.
Ad esempio le imprese in grado di offrire servizi e prodotti online hanno segnalato un forte aumento nelle vendite via Internet.
Secondo quanto riportato dalla classifica Leader della Crescita 2021[4] vi sono un gran numero di PMI e startup (https://www.studiogiuliano.it/studiogiuliano-informa-startup-innovative/) italiane in grado di competere sui mercati internazionali.
La classifica vede in vetta le società operanti in settori quali:
- Logistica;
- Tecnologia;
- Telecomunicazioni;
- Sanità;
- Energia;
PMI Italiane: adeguarsi ai cambiamenti
I dati e gli studi finora riportati dal un lato evidenziano che la crisi economica è in atto e sta mettendo in difficoltà numerose piccole e medie imprese italiane, dall’altro lato vi sono numerose attività che sono riuscite non solo a sopravvivere ma anche a crescere in termini di fatturato e utili.
Ancora una volta, si nota che l’innovatività e gli investimenti in tecnologia messi in atto dalle imprese risultano fondamentali per garantirsi un futuro.
È la tecnologia che permette alle PMI italiane una migliore efficacia sui mercati, una migliore visione strategica e più efficienza nei processi.
In particolare, le PMI, sempre più, stanno implementando soluzioni di e-commerce e politiche volte alla digitalizzazione in senso lato.
In conclusione, i dati, gli studi e le previsioni di carattere generale sull’andamento delle PMI e dell’economia sono sì importanti ma sono e restano dati, una media cioè che, come in ogni periodo storico, vede imprese in grado di prosperare e altre costrette a chiudere.
Oggi più che mai la piccola impresa, più di altre, si trova nel dover scegliere di guardare al suo futuro con una visione orientata alla forte innovazione e all’approccio con i mercati globali oppure a non avere alcun futuro.
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[1] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32003H0361&from=IT
[2] https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/07/10/40229/
[3] https://www.istat.it/it/files//2020/12/REPORT-COVID-IMPRESE-DICEMBRE.pdf
[4] https://lab24.ilsole24ore.com/leader-della-crescita-2021/